S.B. è titolare di una piccola impresa di costruzioni a Velletri. Lo scorso anno, improvvisamente e senza alcun motivo, riceve la richiesta di rientro da un fido di 50 mila euro aperto con la banca con cui collabora.
L’imprenditore chiede subito assistenza all’Avv. Rosa Chiericati, titolare dello Studio Chiericati & Partners di Lugano, la quale fa analizzare tutti i rapporti bancari dall’Ing. Davide Porzani. Effettuate le conseguenti decurtazioni, ne emerge un credito per l’azienda anziché un debito.
Con la stessa banca l’imprenditore aveva stipulato due mutui illegittimi, perché indicanti un ISC inferiore a quello reale. Gli interessi dei mutui, addebitati sul conto affidato, non erano dovuti!
S.B. preferisce provare la strada della mediazione e si reca in banca con la proposta di chiudere con uno sconto di 15 mila euro. La banca accetta, ma in cambio pretende che lui firmi un contratto capestro che gli impone di rinunciare in futuro a qualunque contestazione. Pretendono che firmi sull’unghia, senza nemmeno consentirgli di mostrare l’accordo al proprio legale. Di fronte a una tale arroganza S.B. non ci sta e se ne esce sbattendo la porta.
La rappresaglia dell’Istituto di credito non si fa attendere: gli revocano tutti i fidi e gli impediscono di pagare le rate dei mutui. Poi gli notificano un decreto ingiuntivo provvisoriamente esecutivo di 50 mila euro.
Arrivato a questo punto, ottenere la sospensione è la differenza tra la vita e la morte della sua azienda. “Nessuna paura”, gli dice l’Avv. Chiericati, “li metteremo al tappeto”. Così è. Il Giudice accoglie la richiesta di sospensione e demanda al giudizio di merito l’indagine sulle nullità rilevate.
L’ennesimo caso di banca arrogante che prova a terrorizzare un imprenditore dimostra ancora una volta quanto sia importante avere al proprio fianco professionisti di grande capacità e esperienza.
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