Ex Imprenditore di Cuneo ottiene 57 mila euro dalla banca

La banca voleva 71 mila euro per saldo a debito di conto corrente. Ma il contratto di affidamento non era mai Ing. Davide Porzanistato firmato dall’imprenditore, che contesta il debito grazie ad una perizia tecnica redatta dall’Ing. Davide Porzani.

La banca allora produce un contratto in giudizio, ma l’imprenditore non riconosce la sua firma. La perizia grafologica ordinata dal Tribunale dimostra che la firma non è sua e probabilmente è stata contraffatta.

A quel punto il Tribunale di Cuneo non può che ordinare il ricalcolo del saldo, dove risulta che ben 57 dei 71 mila euro non erano dovuti. Resta un debito di soli 14 mila euro.

La sentenza inoltre stabilisce che nulla è dovuto dalla moglie dell’imprenditore, la quale aveva sottoscritto una fidejussione: “…Bisogna osservare che la fidejussione prestata dalla moglie garantiva solamente in ordine ai contratti ed ai rapporti bancari, anche futuri, intercorrenti tra la Banca e il marito, rapporti e negozi che, tuttavia, come visto in precedenza, all’esito del giudizio non sono risultati esistenti. Ne consegue che la domanda di condanna, in solido col marito, svolta da parte attrice nei confronti della convenuta moglie deve essere rigettata”. Giudice: dott. Mauroernesto Macca Sent. 615/2017.

Si tratta di un aspetto giuridico molto importante perché stabilisce la nullità delle fidejussioni prestate a contratti inesistenti perchè non firmati, caso molto frequente negli affidamenti in conto corrente.

Link all’articolo sulla Stampa.

Link al sito New Concept Advisory: Riconosciuti 50.000 euro a una coppia di coniugi di Cuneo

Link alla Sentenza: https://www.porzaniconsulting.it/wp-content/uploads/2017/07/Sentenza-Cuneo-615-2017.pdf

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